PINOCCHIO

                                                     LE FATE TI GUARDANO MORIRE


Ho illustrato diversi libri, diverse storie nel corso dell' "evoluzione" della mia passione, ma nessuna di loro è stata complicata ed oscura quanto il libro di Collodi. Credo il motivo sia da ricercare nel fatto che Pinocchio non è altro che la trasposizione di un viaggio. Un viaggio complicato ma comune a tutti noi: LA VITA. Ed in questo poco pretenzioso libricino la vita si snoda fra paesini di campagna, strade che serpeggiano fra le colline, montagne, rocce, persino il mare, persino una Balena. Il burattino attraversa tutto ciò con la presunzione di un bambino, inconsapevole del destino che lo attende. Il destino di crescere, come tutti.
Ed incontriamo così un padre capace di un amore smisurato verso un figlio di legno, un grillo pregno di saggezza, fate che sono streghe, cattive compagnie, ladri di polli, un burattinaio che vuol sembrare cattivo ma è buono come il pane... Pinocchio tutto ciò deve viverlo per arrivare a sentirsi la carne addosso. E questa carne costa cara come la pelle.
Salta così fuori l'immagine di un burattino impertinente ma in fondo buono, che continua ad infangarsi nelle continue vicissitudini della vita. Perchè ogni volta che vuole cambiare, qualcosa o qualcuno interviene per farlo restare sbagliato, sbagliato nel profondo. Ecco...Pinocchio in fondo è un eroe, perchè continua a camminare nonostante sia l'immagine del figlio sbagliato. E' il capo degli sbagliati, lo sbagliato più sbagliato...Insomma...Un vero eroe.


Capisco quindi il perchè di questa angoscia che mi assale ogni volta che devo leggerlo, o quando ho dovuto illustrarlo... Perchè io sono SBAGLIATO, Sbagliato nel profondo... Lo siamo stati tutti un pò no? Io tanto.
Questo viaggio non è nient'altro che il paragone della vita.


Le fate non esistono, ti guardano morire, ti rifiutano l'aiuto con la presunzione di chi vuole raddrizzarti. Ti osservano colmo d'imbarazzo quando non riesci a reggerti sui tuoi piedi, schernito dal mondo intero, Si prendono gioco di te, e tu le amerai di un amore materno, fino a tornare nella pancia, nella pancia di una balena, perchè la fata non ti ha allungato una mano. E sei di nuovo feto. Quasi ti potresti abituare a quella pancia così capiente, non fosse che....Non fosse che dalla bocca del pescecane si intravede un pezzo di cielo, si intravedono le stelle. E quando l'uomo vede le stelle, sogna la libertà.


Quindi si procede. Fino alla fuga, una fuga responsabile, nuova, diversa da tutte le precedenti, una fuga che non è una fuga, ma un prendere le distanze.
Ed in tutta questa via Crucis ti ci perdi, ma è la strada che ti è stata riservata, e la segui..
Il bello di Pinocchio, è, in fin dei conti, che ognuno può vederci la sua vita, i suoi sbagli, le sue paure. Io, come tutti, posso vederci ciò che è stata la mia strada prima di arrivare qua, vedo una grande metafora su ciò che ti distoglie dalla vita, che, nel mio caso, è stata la tossicodipendenza.
E' un viaggio lungo, ed intorno a te hai persone che ti amano, ma a nulla servirà, poichè, come Carlito, devi seguire la tua strada, fare i conti con il tuo orgoglio, commettere tuoi errori fra i mostri più spaventosi (le tue paure), ed il richamo di una Fata che è più strega che fata.
Succederà di tutto lì in mezzo,
in mezzo ci morirai persino, fino a rinascere, più grande, tristemente felice e disilluso verso un mondo che, alla fine della storia, ripaga il tuo sforzo con un premio terribilmente materiale: 40 monete d'oro e qualche filo tagliato, per farti sentire libere le mani...Ma il gioco sta qui. Nel capire che le tue mani non sono libere nemmeno ora. E' solo un nuovo  gioco, una nuova strada, giocata con un armatura diversa, e con diversi presupposti, ma nello stesso bellissimo, tristissimo mondo.
Per questo, nell'illustrarlo, mi sono concentrato sul mondo. Sui colori, le forme, il freddo, il caldo, le stagioni. Nell'illustrarlo sentivo i fili stessi del burattino che guidavano le mie mani lungo le linee del disegno. E' stato molto importante per me disegnare questa storia. Era un momento difficile, e sono rinato proprio concentrandomi su questo lavoro. Credo quindi di dovere al burattino un enorme grazie. Per tanti motivi, ma prima di tutto perchè Pinocchio è una vita intera. E una vita è fatta di piccoli, minuscoli, significanti dettagli. E i dettagli nascondono una piccola perla: La Grazia.
La Grazia norma l'Universo.


Ecco alcune delle illustrazioni del libro...Commentate numerosi! (Ma a chi sto parlando che non lo conosce nessuno sto blog??!!!) :D
CiaoCiao


Federico Mussatti